Variante generale al Piano operativo, parte il percorso per progettare la Montemurlo del 2030. Il sindaco Calamai incontra i cittadini

Martedì 18 ottobre alle ore 18 al teatro della Sala Banti un incontro pubblico illustra le linee di indirizzo della variante urbanistica che individua le direttrici di sviluppo e di crescita del territorionuove dotazioni di servizi e spazi pubblici, rigenerazione urbana, valorizzazione ambientale e transizione ecologica, benessere e sviluppo

«Parte il percorso per progettare e disegnare insieme la Montemurlo del 2030». Il sindaco Simone Calamai annuncia con queste parole l’approvazione in giunta dell’atto d’indirizzo, attraverso il quale il Comune di Montemurlo ha avviato la procedura per la formazione di una variante urbanistica generale al piano operativo (e contestualmente al piano strutturale) che riguarderà l’intero territorio comunale, sia la zona rurale che quella urbanizzata. «Si tratta di uno strumento urbanistico importante affinché i requisiti di qualità della vita e di sviluppo economico vadano di pari passo con le condizioni sociali ed economiche del territorio, attraverso la visione di una città sempre più bella compiuta e completa», prosegue Calamai. Per illustrare e condividere gli obbiettivi e le linee d’indirizzo della nuova variante, il sindaco Simone Calamai ha convocato un’assemblea pubblica in programma per martedì 18 ottobre alle ore 18 al teatro della Sala Banti (piazza della Libertà,2- Montemurlo). Un primo incontro al quale sono invitati a partecipare tutti i cittadini, le associazioni, oltre ai tecnici, agli ordini professionali e ai rappresentanti delle categorie economiche. «Vogliamo rendere partecipi tutti i cittadini degli indirizzi di sviluppo del territorio individuati dal Comune che costituiranno gli obbiettivi di lunga durata dell’azione amministrativa e della pianificazione territoriale. – spiega il sindaco Simone Calamai – Un processo importante che ha bisogno del confronto, del contributo e della partecipazione di tutti per creare una prospettiva di sviluppo condivisa, che nasca dall’analisi degli aspetti positivi da valorizzare e dalle criticità da risolvere». Una variante che si inserisce all’interno del quadro del piano strutturale, rinnovato nel 2018, che contiene il piano strategico di sviluppo sostenibile del territorio, articolato in strategie di livello sovracomunale e comunale. Per presentare contributi e osservazioni alle linee d’indirizzo della nuova variante i cittadini hanno tempo fino al 21 novembre.

Le linee guida tematiche, che verranno esposte durante l’incontro di martedì prossimo, e che andranno a costituire gli obbiettivi di lunga durata dell’amministrazione comunale, si possono riassumere in sette punti che mettono al centro le nuove dotazioni di servizi e spazi pubblici, la rigenerazione urbana, la valorizzazione ambientale e la transizione ecologica, il benessere e la qualità della vita, lo sviluppo.

Il primo obbiettivo della nuova variante è l’incremento della dotazione di servizi e spazi pubblici, delle strutture scolastiche, degli impianti sportivi e dei servizi socio-sanitari. Tra i servizi di maggiore importanza c’è il nuovo cimitero comunale, il nuovo liceo artistico “Umberto Brunelleschi”. La seconda linea guida prevede di rigenerare e riqualificare le aree urbane degradate: il Comune vuole proseguire sulla strada della rigenerazione urbana così come è stato fatto per il complesso industriale dell’ex Fabbrica rossa, la cui demolizione è stata completata da poco. A Montemurlo esistono, infatti, insediamenti industriali e artigianali dismessi da tempo o comunque non più adatti ad ospitare attività produttive, collocati in contesti urbaniLa variante prevede la riqualificazione di queste aree attraverso il trasferimento delle volumetrie produttive fuori dalle zone residenziali. Grande attenzione anche alla sostenibilità ambientale, alla sicurezza idraulica e idrogeologica e alla transizione ecologica. La terza linea guida vuole continua a lavorare alla valorizzazione e messa in sicurezza del territorio, favorendo progetti di tutela contro il rischio idraulico e idrogeologico. Saranno, dunque, previste nuove opere per favorire la sicurezza idraulica (solo nel 2022 a Montemurlo sono stati realizzati interventi contro il rischio idraulico per 4 milioni) ma anche per combattere concretamente il “caro energia” attraverso la realizzazione della Comunità energetica rinnovabile “Montemurlo green”.

Tra gli altri obbiettivi c’è poi l’aumento delle dotazioni infrastrutturali attraverso potenziamento della rete dei percorsi ciclo-pedonali, la realizzazione di nuovi ponti carrabili sul torrente Agna (in via Puccini nel pressi dell’isola ecologica), e pedonali all’altezza di Villa Popolesco per favorire il collegamento con il Comune di Montale e tra le due zone industriali. Attenzione verso il completamento e miglioramento della rete stradale attraverso previsioni che mirano, ad esempio, a risolvere criticità presenti nella viabilità cittadina, come l’incrocio tra la via Selvavecchia e via Montalese.

Quinto punto qualificante della variante generale riguarda lo sviluppo delle attività economiche, attraverso azioni finalizzate al mantenimento e allo sviluppo delle attività economiche esistenti, consentendone l’insediamento anche di nuove.

Una Montemurlo sempre più attenta anche alle politiche abitative in particolare per quanto riguarda l’offerta di edilizia residenziale sociale. Infine, la tutela e la valorizzazione delle aree rurali, andando a consolidare l’economia agricola e potenziando la ricettività turistica anche attraverso la creazione e la promozione di percorsi escursionistici. Un’agricoltura innovativa come fattore di sviluppo ma anche come presidio ambientale. Questa azione prevede l’adeguamento della rete viaria minore e la valorizzazione delle architetture rurali di valore testimoniale ( pievi, mulini, edifici storici).