VIBRALCHIMIE, il nuovo progetto di ricerca del mezzosoprano Elena Bresciani
La pandemia ha creato negli italiani una maggiore coscienza dell’importanza della tutela della salute e il primo Rapporto Censis-Janssen sulla Sanità aveva fatto il punto già un anno fa su come l’era Covid avesse cambiato la percezione del Bel Paese in tema di benessere e della cura.
In tal senso, anche la commistione di più arti e saperi per ritrovare sé stessi e andare dritto alla nostra essenza può essere una delle formule giuste. È il caso di VIBRALCHIMIE, un progetto di ricerca sulle frequenze e sui benefici che queste apportano all’essere umano nato dagli studi sul Canto Intuitivo e sulla Luce nel Canto Alchemico del mezzosoprano Elena Bresciani, basato sull’improvvisazione vocale con strumenti inconsueti e/o orientali.
La nota artista ha cantato come solista un po’ ovunque, dal Vaticano alla Carnegie Hall di NY. Da 25 anni forma artiste professioniste e aspiranti professioniste nella lirica, nel pop, nel jazz e nel musical, quindi, i suoi studi sull’armonia e le frequenze sono stati all’inizio quelli accademici di ogni musicista classico formato in più nazioni che esercita professionalmente la sua arte. In seguito a un grande dolore privato, ha sentito l’esigenza di approfondire il rapporto fra Arte e Spiritualità in ambito accademico Diplomandosi in Spiritualità presso il Centro di Studi Spirituali della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale.
Studia poi le campane tibetane con il maestro tibetano Thonla Sonam in pieno dialogo interreligioso e senza tradire il suo Credo, proseguendo l’indagine sulle connessioni fra Canto e Spiritualità come Sound Healer e Healing Voice (analizzando il lavoro che altre voci curative fanno all’estero ed applicando l’improvvisazione vocale all’uso delle campane). Il passaggio dalle campane tibetane a quelle di cristallo che risuonano splendidamente con la voce, visto il materiale dal quale sono composte, è per lei una scoperta incredibile.
Le campane agiscono in profondità con le loro frequenze in hertz su tutti i chakra del corpo umano (punti di snodo del sistema linfatico centrale) ed aiutano a rimuovere sia dolori muscolari di vario tipo, sia stati d’ansia e blocchi emotivi.
Vorrei chiarire nel pieno rispetto del mio Credo che sono Cristiana Cattolica, che questo progetto non ha alcun legame con la magia o con le derive New Age ed è aperto a tutti, perché la musica appartiene ad ogni essere umano – precisa Elena Bresciani. Come musicista e come intellettuale, conosco da sempre i benefici che la musica apporta, dopo aver indagato per anni la cultura musicale occidentale, in questo momento sto indagando la cultura musicale orientale. Per parlare di strumenti che appartengono ad una tradizione “non cristiano cattolica”, ma vedica e buddista, devo fare riferimento a termini semantici che appartengono dal punto di vista storico-culturale a quella cultura; pertanto il termine chakra che uso deriva dal sanscrito ed appartiene ad una tradizione culturale molto antica e solo così va inteso e non frainteso. Anche il termine Alchimia va inteso nel pieno senso di crescita personale, di lavoro interiore che l’essere umano può e deve compiere per eliminare progressivamente da sé le forze egoiche, migliorando ogni giorno sé stesso.
La voce alchemica parla un linguaggio ancestrale, viene prima della parola, è creazione pura. L’intenzionalità d’amore che si mette nel canto e la purezza che il cantante deve trovare nel suo percorso interiore per poter cantare così, può aiutare gli altri. La voce che cura fa ritrovare relax, lenisce stati d’ansia, attacchi di panico, depressioni, aiuta a far pace con sé stessi, è un percorso di crescita personale, ci fa rinascere dopo un grande dolore o una grande malattia, può anche accompagnare dolcemente alla morte – continua Elena Bresciani. Si tratta di un progetto di ricerca serio e solido che poggia le sue basi sulla fisica acustica e sulla capacità della musica di influenzare l’ethos, ovvero il carattere della persona – come già sostenevano i Greci. Partendo dall’idea di Harmonia Mundi pitagorica, oggi, mi permetto di affermare che il Canto è una via alchemica di trasformazione, così come lo sono a loro volta le campane, l’unione di queste due discipline permette una evoluzione interiore molto potente per sé stessi e da donare. In musica, la frequenza è una delle caratteristiche del suono data dal numero di vibrazioni al minuto secondo. Nel medioevo, la musica apparteneva alle arti liberali del quadrivio insieme alla aritmetica, alla geometria ed all’astronomia. La musica è arte e scienza.
Un progetto unico in Italia di “suonoterapia con la voce” per il benessere, la rigenerazione profonda e la crescita personale, organizzato anche attraverso serate itineranti e Retreat.