Work in progress al giardino di via Palarciano. L’artista Moneyless è a lavoro per trasformare il campetto da basket nel playground più grande della Toscana con oltre 1000 mq dipinti
L‘intervento vede coinvolti, oltre all’artista Moneyless, l’associazione stART. Qualche giorno fa hanno fatto visita all’artista alcune classi del Liceo artistico “Umberto Brunelleschi” e l’ex cestista, Giacomo Galanda
Dopo i problemi di salute che lo scorso luglio gli hanno imposto di fermarsi, l’artista Teo Pirisi, in arte Moneyless, in questi giorni ha ripreso a lavorare alla decorazione del campo da basket del giardino di via Palarciano a Oste, a quello che a breve diventerà il più grande intervento di Street Art su playground della Toscana. Sono partiti, infatti, lunedì 20 settembre i lavori, voluti dal Comune di Montemurlo, per trasformare il parco nel centro di Oste in un’opera d’arte contemporanea piena di forme e colori. L’intervento artistico a cui sta lavorando Moneyless prevede oltre mille metri quadrati di superficie dipinta e promette di dare nuova vitalità a questo luogo d’incontro e di condivisione. «Quando mi viene chiesto di rigenerare un’area cerco di apportare nel contesto pubblico un contributo attraverso la mia estetica minimale. – sottolinea Teo Pirisi Moneyless -Il nome Moneyless è strettamente legato al mio modo di fare, lontano dal consumo incessante del mondo contemporaneo, la semplicità e l’essenza sono i valori che inseguo. La società è ridondante di immagini e suoni, un gran caos che finisce per non comunicare niente. La povertà nell’essenzialità di una forma è per me una vera ricchezza, rappresenta il silenzio che fa riaffiorare il pensiero». Il progetto è stato realizzato dall’Associazione stART -Open youreyes, curato da GianGuido Grassi sostenuto da MAPEI e con il patrocinio di ANCoS Confartigianato. Ieri anche due classi del liceo artistico “Umberto Brunelleschi”, la 3E e la 5E di arti figurative con gli insegnanti Simone Azzurrini, Gabriella Corvinelli, Maria Concetta Biccari e Maria Giacomelli, hanno fatto visita a Moneyless al parco di via Palarciano e alcuni degli studenti in questi giorni stanno facendo una bella esperienza artistica e partecipano attivamente alla decorazione della pavimentazione degli spazi (campo da basket, vialetti e delle piazzole circostanti e il casottino dell’ Enel situato all’ingresso).Anche il sindaco Simone Calamai e l’assessore all’ambiente, Alberto Vignoli hanno fatto un sopralluogo e hanno detto:« Siamo davvero molto soddisfatti di come questo giardino si sta trasformando grazie alle geometrie e ai colori di Moneyless. Si tratta dell’inizio di un cammino per una nuova Oste a colori, piena di arte, bellezza. Non vediamo l’ora di inaugurare questo spazio e di consegnarlo ai ragazzi della frazione che, ci auguriamo, lo possano vivere al meglio ». Chi ha avuto la fortuna di passare nella zona in questi giorni ha già potuto ammirare l’artista e i suoi assistenti intenti a dipingere quest’opera di dimensioni monumentali e articolata che occupala pavimentazione, come il campione del basket, l’ex cestista Giacomo Galanda, che ha fatto tappa al giardino di via Palarciano, ha salutato Moneyless e l’assessore Vignoli ed ha promesso che sarà presente all’inaugurazione del palyground il prossimo 2 ottobre.
Importanti gli obiettivi che questo progetto vuole raggiungere: city beautification (arte come espressione pubblica di bellezza al servizio di tutti), rigenerazione urbana (vincere il degrado e l’anonimato della zona), partecipazione attiva della comunità (con un forte impatto sociale soprattutto per i giovani e il coinvolgimento delle società sportive) e attrazione turistica.
L’ARTISTA. Moneyless (Teo Pirisi), nato a Milano nel 1980 e cresciuto a Lucca, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Carrara in Multimedia e ha successivamente conseguito la specializzazione in Comunicazione e Design all’ISIA di Firenze. Affonda le sue radici nella scena dei graffiti anni ‘90 ma abbandona presto il writing spogliando le lettere dalla presenza alfabetica per concentrarsi sulla purezza della forma e sullo studio della geometria come elemento essenziale di origine, comprensione e costituzione materiale della natura stessa. Il forte richiamo alla libertà personale e all’astrazione lo hanno portato a una costante e coerente sperimentazione arrivando a rompere i solidi platonici e le forme circolari per disperderle nello spazio come “linee”, “rotazioni”, “movimenti”, “frammentazioni” o “fuochi d’artificio”: è riuscito così a creare uno stile unico e ben riconoscibile che lo ha portato a essere identificato fra i pionieri e maestri del muralismo astrattista in Italia. Moneyless è oggi tra i più importanti artisti urbani internazionali con opere realizzate su palazzi e in contesti pubblici di tutti i continenti; è entrato in prestigiose collezioni pubbliche e private e ha esposto in gallerie e in spazi museali in Italia e nel mondo; ricordiamo fra le mostre collettive Cross the Street al Macro, On the Wall al Palazzo Collicola di Spoleto, Abstracta da Balla alla Street art al Museo Gagliardi di Noto, Relazioni estetiche alla Reggia di Caserta e fra quelle personali Wall painting collateral for Adidas, Transparency, Papers teller e Per aspera ad astra (Soze Gallery, Los Angeles), 2008-2018: tesi e ipotesi (Galleria Doppelgaenger, Bari), Antipodi duo show with 108 (Dinamica Gallery, Buenos Aires), Fragmentations (BC Gallery, Berlin), Tornando (White walls, San Francisco), Omnia mundamundis (fortino Forte dei Marmi). Nel 2019 gli è stata dedicata la mostra retrospettiva “Moneyless – l’alchimista geometrico dell’arte urbana” a Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca, della quale è stato pubblicato anche il suo libro ragionato, che ne ripercorre la carriera fino ad oggi.